XIX Premio "Giovanni Lucchese"

XIX Premio "Giovanni Lucchese"

La XIXa edizione del Premio Lucchese si è svolta il 6 Maggio 2006 nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Industriale “A.Volta” di Sassuolo. La Manifestazione, organizzata da Florim in collaborazione con la Società Ceramica Italiana, ha premiato con la consegna di una borsa di studio ed altri tre riconoscimenti, i migliori studenti dell’I.T.I.S. “A.Volta” diplomatisi nell’anno scolastico 2004/2005. Il Premio Lucchese, istituito nel 1988 per ricordare il Fondatore di Floor Gres, è stato quest’anno anche l’occasione per l’inaugurazione del nuovo “laboratorio di Analisi Qualitativa-Quantitativa Ing. Giovanni Lucchese” che oltre a testimoniare l’importanza di una fattiva collaborazione fra il mondo della scuola e quello del lavoro, vuole ricordare l’entusiasmo e la passione dell’Ingegnere per la ricerca e l’innovazione. Giorgio Mingarelli, direttore marketing del Gruppo Florim, presentando questa diciannovesima edizione del Premio Lucchese ha sottolineato il valore e la centralità dell’uomo nella scuola, in Florim e soprattutto nella nostra epoca:
l’Antropocene, l’era geologica dell’uomo (come meglio illustrerà più avanti l’ospite Andrea Parlangéli). “Oggi, spiega Mingarelli, premiamo quattro ragazzi che si sono contraddistinti per merito e impegno e che hanno raggiunto un primo importante traguardo della loro vita, perché crediamo che, nonostante l’avvento delle più moderne tecnologie, sia sempre il fattore umano a fare la differenza. Anche in Florim, nonostante l’innovazione tecnologica e l’automazione dei processi, la presenza umana è un fattore
determinante durante tutta la catena produttiva: le macchine da sole non bastano. E senza retorica, continua Mingarelli, credo che la perfetta armonizzazione della componente artigianale con quella tecnologica sia la perfetta sintesi dello Stile Italiano”.
Per illustrare la centralità dell’uomo nella nostra era, la parola è passata all’ospite, Andrea Parlangéli, vicecaporedattore della rivista Focus e curatore del libro “Benvenuti nell’Antropocene: l’uomo diventa una forza geologica ed entra in una nuova era”. L’Antropocene è, come sostiene lo scienziato olandese Paul J. Crutzen – Nobel per la Chimica 1995 – l’epoca geologica dell’uomo: l’attività dell’umanità è infatti diventata la principale forza geologica in grado di alterare l’equilibrio della terra, più del vento, più dell’acqua, più dei ghiacciai. Finora l’uomo ha modificato il pianeta in maniera incontrollata e sta addirittura rischiando una catastrofe climatica a causa dell’effetto serra. “La Terra, mite e ospitale per diecimila anni, da circa due secoli – e cioè a partire dalla rivoluzione industriale – è entrata in una nuova era geologica. Dopo il periodo geologico del Pleistocene, nel quale vivevano mammut e mastodonti,e dopo quello dell’Olocene, nel quale si è evoluta la tecnologia umana dalla fine dell’età della pietra a oggi, siamo entrati nell’Antropocene: l’epoca geologica dell’uomo. Lo sostiene, sulla base di convincenti documentazioni, lo scienziato olandese Paul J. Crutzen, che ha vinto il Nobel per aver contribuito a spiegare il buco dell’ozono. L’umanità è infatti diventata il principale agente geologico in grado di alterare l’equilibrio della Terra. Più del vento, più dell’acqua, più dei ghiacciai. Finora abbiamo modificato il pianeta in maniera incontrollata e stiamo addirittura rischiando una catastrofe climatica a causa dell’effetto serra. L’aumento della temperatura media della Terra è stato finora contenuto (0,6 °C), ma si fa comunque sentire e potrebbe accelerare irrimediabilmente in futuro, fino a generare instabilità climatiche difficili da prevedere e ancor più difficili da controllare. Potenzialmente, però, abbiamo tutte le possibilità per sviluppare le tecnologie e le decisioni politiche tali da garantire prosperità al genere umano per milioni di anni. Potremmo perfino controllare il clima in modo da prevenire, per esempio, il ritorno naturale della prossima era glaciale, prevista tra 50 mila anni. Prima, però, dovremmo imparare a fare a meno dei combustibili fossili per generare energia. E, soprattutto, dovremmo cominciare ad assumerci le nostre responsabilità nei confronti del destino del nostro pianeta.”
E’ intervenuto quindi il Prof. Paolo Zannini, Presidente della Società Ceramica Italiana, che sottolinea l’utilità di questi incontri che favoriscono l’avvicinamento delle varie attività umane: il mondo della scuola, il mondo della cultura, il mondo delle istituzioni il mondo del lavoro. La loro importanza è evidente in quanto vedono sempre al centro l’uomo, cioè essere umano con le proprie idee che sa agire, sa fare,sa operare...... Complimenti quindi alla famiglia Lucchese per il mantenimento di questa iniziativa che sa suscitare sempre più interesse.
E’ quindi intervenuta la prof.ssa Alessandra Borghi, Preside dell’I.T.I. A.Volta, che ringrazia la FLORIM peraver scelto questa scuola per una collaborazione ormai ultradecennale che si va sempre più consolidando, oggi anche con l’inaugurazione di un nuovo laboratorio intitolato all’ing. Giovanni Lucchese. Con questa nuova struttura la scuola può vantare 14 laboratori di chimica, informatica, tecnologia, disegno dove, per sottolineare ancora una volta l’importanza delle risorse umane, gli studenti opereranno seguendo non solo corsi scolastici predefiniti ma anche realizzando le proprie idee sviluppando il proprio gusto estetico.
Riprende la parola G.Mingarelli per la premiazione degli studenti da parte di Gisella Lucchese e Claudio Lucchese, Presidente del Gruppo Florim,   che hanno consegnato il premio al vincitore di questa XIXa edizione,  Fabio Gianaroli  (100/100).
Altri tre riconoscimenti sono stati assegnati ad Andrea Gasparini, Nazzareno Tirino e Juri Gibellini, anche loro diplomati con 100/100. Quindi Mingarelli, ringraziando a nome della famiglia Lucchese tutti i presenti alla manifestazione, invita tutti all’inaugurazione del nuovo laboratorio a cui è seguita una breve visita della struttura.